"da quando ho imparato a camminare, mi piace correre"
(F. Nietzsche)


"L'impossibile è l'alibi della nostra resa" (Simone Moro)

"La cima è là dove uno la mette" (Antonio Boscacci)

"Non ho abbastanza talento per correre e sorridere insieme" (Emil Zatopek)

martedì 19 ottobre 2010

Tra il Lombardia e la Lombardia

Digressione ciclistica doverosa.
Sabato scorso sotto un diluvio battente è arrivato a Como uno degli eventi più attesi della stagione. Ovviamente noi c'eravamo, anche se con le scarpe zuppe e il gelo addosso.
Non puoi rimanere indifferente, quando la storia - una piccola grande storia - passa a trovarti, quando le strade della leggenda si incontrano con le strade che percorri ogni giorno. E' il fascino dello sport che si corre sulla strada, e che incontra la gente che quella strada la vive. E' la piacevole sorpresa di incontrare il tuo idolo - da poco in pensione - mentre sta per andare in diretta, o stringere la mano al DS di una squadra importante in un bar di piazza Cavour nel dopogara. Il Giro di Lombardia come il Giro d'Italia, o come la Maratona - quella grande maratona che a casa nostra manca. Ma tant'è, a Milano si va tutti a San Siro.

E così continuano i miei allenamenti sulle strade di tutti i giorni. Ieri sul Muro dell'Orlanda, la mitica salita che conoscerò meglio nelle prossime settimane. Oggi nel Parco del Rio Vallone, su consiglio degli amici dell'Associazione Parchi Vimercatesi, su sentieri che raccomando a tutti coloro che abitano in zona.
E così via ogni giorno, perchè ogni salita, ogni strada, ogni sentiero, ha la sua - la tua - storia da raccontarti.

volantino in distribuzione sabato scorso al Lombardia, da leggere e diffondere!

3 commenti:

Unknown ha detto...

Capisco la difesa accorata per il ciclismo, ma addirittura avere pubblicato il volantino "da diffondere" è troppo.
I punti 2,3,4,5,del "forse non tutti sanno che" non costituisco nessuna prova che un ciclista non si dopi. E' il punto numero 1 il "Peccato Originale" di tutti i mali che affliggono il ciclismo moderno.
E' vero che hanno istituito il passaporto biologico ma avere poi fissato il limite del valore dell'ematocrito a 50 vuol dire approvare l'uso di pratiche illecite per aumentarlo artificiosamente. E' vero che una risibile percentuale di persone (uomini, perché le donne hanno valori più bassi) può raggiungere naturalmente quel limite, ma è altrettanto vero che TUTTI i ciclisti, professionisti e non(anche loro fanno parte del genere umano) si avvicinano a quel limite. Ricordo (a tutti quelli che lo difendono) che Pantani quando fu investito nel '95 da un'auto e ricoverato, al controllo ospedaliero aveva 60,1 di ematocrito. Saluti, Gianfranco.

beetlejuice ha detto...

ciao, grazie per l'intervento.
Alcune precisazioni:

I valori di riferimento dell'Hct sono 38-52% (puoi verificarlo osservando le tue analisi del sangue: per alcuni laboratori i limiti variano ma quello superiore è sempre nel range 50-54%).

Dal 1995 sono passati 15 anni e le cose sono cambiate. Confronta le facce dei ciclisti sul Mortirolo negli anni 90 con quelle del 2010.

Il doping è sempre esistito ed esisterà sempre, in ogni sport.
La differenza è che, agli occhi dei non ciclisti, lo sforzo del ciclista è visto come "disumano" e quindi impossibile per un atleta pulito. Invece a calcio ci giochiamo tutti, senza doparci.
Piccola nota di colore: Fabio Cannavaro nel 2006 ha vinto il pallone d'oro nello stesso anno in cui è comparso in TV bucandosi una vena.

Saluti e buone corse
Matteo

Anonimo ha detto...

Leggendo attentamente il volantino, non scagiona i ciclisti ma vuol fare solo sfatare la seguente legge: ciclismo=doping mentre in altri sport non se ne parla mai o poco (quando è presente)! Cmq bisognerebbe prima provare questo sport per capire le velocità,perchè allenandomi solo alla domenica mattina tra primavera inoltrata ed estate(beetlejuice testimone) sono in grado di fare da solo (e non in gruppo) 80Km in 3.00h (media 26km/h) con le seguenti salite: Sirtori,Colle Brianza, Monte Barro, Bevera,figurati chi si allena per 320giorni all'anno con biciclette che in pianura vanno da sole e sono solo muscoli senza un filo di grasso!!! Concordo che uno non possa fare 5 scatti consecutivi nel giro di pochi minuti(cose che negli anni recenti non si vede piu') Saluti Maurizio (I'm doping free: http://www.gazzetta.it/Ciclismo/Primo_Piano/2008/06_Giugno/29/cunego.shtml)