Mi aspettano 8 km sotto l'acqua, ma ormai correre con la pioggia è una costante: quasi non ce ne si accorge. Percui non mi scompongo neanche se - sulla strada per San Damiano - i tergicristalli vanno a macchinetta. Perlomeno per il riscaldamento c'è la palestra coperta! Poche facce note al via, a parte il solito Pietro Colnaghi che sarà poi il vincitore: evidentemente questa gara attrae un parterre più metropolitano che brianzolo.
Si aspetta lo start sotto l'acqua, che piano piano scema, per fortuna. Due atleti dietro di me ingannano il tempo parlando di Nomadi e Pierangelo Bertoli. Io mi guardo intorno e scruto gli avversari. Complimenti alla n°131, la chiamano Silvia - contatterò Chi l'ha visto.
Si parte forte e provo a tenere il passo, la pioggerella certamente mi è amica. Mi assesto al centro del serpentone cercando di alzare il ritmo, mancano le segnalazioni dei km e devo andare a sensazioni - forse è meglio così. Incontro il rifornimento e presumo di essere verso metà percorso, nel bicchiere c'è più acqua piovana che acqua di bottiglia (acqua del cielo di Brugherio... Per ora non ho ancora avuto reazioni mutagene). Allungo il passo e sento il fiato corto: non so per quanto posso reggere a questa soglia, ma mi son detto che sulle brevi devo imparare a fare la cicala, e allora cicala sia. Negli ultimi 200 metri lancio anche uno sprint che mai mi sarei immaginato - lo perdo, però - e chiudo in 32' secchi.
Devo dire che ci sto prendendo gusto su queste distanze brevi. Accorcia accorcia... tra qualche anno tra me e Usain Bolt sarà una bella sfida.
Si aspetta lo start sotto l'acqua, che piano piano scema, per fortuna. Due atleti dietro di me ingannano il tempo parlando di Nomadi e Pierangelo Bertoli. Io mi guardo intorno e scruto gli avversari. Complimenti alla n°131, la chiamano Silvia - contatterò Chi l'ha visto.
Si parte forte e provo a tenere il passo, la pioggerella certamente mi è amica. Mi assesto al centro del serpentone cercando di alzare il ritmo, mancano le segnalazioni dei km e devo andare a sensazioni - forse è meglio così. Incontro il rifornimento e presumo di essere verso metà percorso, nel bicchiere c'è più acqua piovana che acqua di bottiglia (acqua del cielo di Brugherio... Per ora non ho ancora avuto reazioni mutagene). Allungo il passo e sento il fiato corto: non so per quanto posso reggere a questa soglia, ma mi son detto che sulle brevi devo imparare a fare la cicala, e allora cicala sia. Negli ultimi 200 metri lancio anche uno sprint che mai mi sarei immaginato - lo perdo, però - e chiudo in 32' secchi.
Devo dire che ci sto prendendo gusto su queste distanze brevi. Accorcia accorcia... tra qualche anno tra me e Usain Bolt sarà una bella sfida.
3 commenti:
Colnaghi è davvero incredibile: è arrivato 1° tra gli italiani anche domenica a Cantù! E venerdì aveva vinto a Villasanta... Guarda che per avvicinarti a Bolt devi prima superare lui!!
bravo matteo , bolt comincia ad avere paura
l'unica differenza tra me e lui è il colore della pelle.
e qlche cm in piu...
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