Bisogna essere severi con noi stessi, crudelmente severi. Spesso sono inquieto; l'inquietudine, per me, è uno stato d'animo abbastanza normale; mi sembra sempre che ci sia qualcosa che non vada; sono sempre insoddisfatto di me. E' una volontà recondita, che alimenta questa passione per tutto ciò che è grande, vasto, immenso. Vorrei staccarmi da tutto ciò che è basso, meschino, debole; dal corpo, anche dalla società che mi costringe a sprecare una gran parte di questo tempo che passa inesorabile portando via i miei sogni migliori.
Giusto Gervasutti detto "il Fortissimo"
(1909-1946)
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