Sarà per la settimana di inattività totale, sarà che mi sono coperto fin troppo (e me ne sono accorto già al primo chilometro), sarà che se seren non è si rasserenerà, ma la corsa di oggi a Casate è stata una sofferenza. Parto con in mente il percorso lungo, ma presto mi accorgo che le gambe non girano ed è meglio volare bassi: le salite sono poche ma si fanno sentire, complice il fango che quasi mi porta via una scarpa. Solo verso il decimo km ritrovo un pò di smalto, forse spronato anche dalla pioggia che inizia a oscurarmi gli occhiali.
15 km in solitaria, colgo l'occasione per guardarmi intorno e scorgere, tra le nuvole, le Grigne coperte di neve. Il che dovrebbe lasciarmi indifferente, dato che non so sciare, ma le Grigne con la neve sono belle lo stesso.
Chiudo tranquillamente in un'ora e mezza; il tempo di un tè strabollente al traguardo (allestito in una specie di parcheggio sotterraneo, una via di mezzo tra un bunker antiatomico e un box di Monza) e poi a casa, sotto la doccia, dove mi entra in testa una parola: maratona.
Domani tocca a Felipe Massa, speriamo che corra più di me... perlomeno che arrivi in fondo.
Alla prossima!
15 km in solitaria, colgo l'occasione per guardarmi intorno e scorgere, tra le nuvole, le Grigne coperte di neve. Il che dovrebbe lasciarmi indifferente, dato che non so sciare, ma le Grigne con la neve sono belle lo stesso.
Chiudo tranquillamente in un'ora e mezza; il tempo di un tè strabollente al traguardo (allestito in una specie di parcheggio sotterraneo, una via di mezzo tra un bunker antiatomico e un box di Monza) e poi a casa, sotto la doccia, dove mi entra in testa una parola: maratona.
Domani tocca a Felipe Massa, speriamo che corra più di me... perlomeno che arrivi in fondo.
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