"da quando ho imparato a camminare, mi piace correre"
(F. Nietzsche)


"L'impossibile è l'alibi della nostra resa" (Simone Moro)

"La cima è là dove uno la mette" (Antonio Boscacci)

"Non ho abbastanza talento per correre e sorridere insieme" (Emil Zatopek)

lunedì 17 maggio 2010

21 km di sofferenza... 97 metri di orgoglio

Per la serie: puoi odiare il sole (ma dopo un mese di pioggia... proprio ieri doveva uscire il bel tempo???) - il cielo è terso, il lago increspato dal vento sbrilluccica di un sole che alla fine ha pesato meno del previsto, ma che se non ci fosse stato sarebbe stato meglio. Mi prometto di fare una corsa in compagnia senza nessuna ambizione di tempo, ma alla fine - si sa - la competizione ti sa trascinare anche quando non vuoi. Così mi trovo quasi subito a correre da solo, su tempi comunque molto schisci. Anche se mi sento bene decido di fare la formica e di guardare le cicale da lontano. Non certo impeccabile il percorso, si fa lo slalom tra pullman e automobili - più che una corsa lungolago dovevano chiamarla lungostatale - ma comunque piacevole vedere il serpentone che si specchia nelle acque e specchiarti tu stesso al suo interno.
Tracciato subdolo, traditore, ricco di falsopiani che ti consumano pian pianino pur dandoti la sensazione di correre quasi in piano. Quasi. al km 10 il crono segna 52', praticamente in vista del giro di boa, ma da lì a breve inizierà la vera sofferenza. Il bilancio dei sorpassi è comunque all'attivo, e questo mi conforta; al dodicesimo passo un terzetto di anziani che discutono della storia della sinistra in Italia (Al dodicesimo. Bah...). "Meno 6" penso a un certo punto, stupendomi della mia brillantezza. Infatti. Dal 18° in avanti sarà pianto e stridore di denti. Tiro fuori tutto per l'ultimo sprint - finalmente sento il mio bip al traguardo. E' finita! Ma quegli ultimi 3 km in 20 minuti...
In fondo soddisfatto, viste le premesse: la preparazione carente e la durezza - imprevista - del percorso. Ora basta scuse, di talloniti e influenze non voglio più sentir parlare!
Almeno per un pò.


foto tratte da podisti.net >>> vai al servizio fotografico


2 commenti:

KayakRunner ha detto...

Il tempo finale non sarà stato certamente all'altezza del tuo pettorale da Top Runner, ma al traguardo comunque sei arrivato! (visto gli infortuni recenti, non è poco...) ciao!

beetlejuice ha detto...

in effetti dovrei imparare a iscrivermi piu tardi... cosi il mio pettorale si confonde nella massa! (coincidenza: alla mezza di oggiono avevo lo stesso pettorale... ma questa volta non mi ha portato molta fortuna!)