"da quando ho imparato a camminare, mi piace correre"
(F. Nietzsche)


"L'impossibile è l'alibi della nostra resa" (Simone Moro)

"La cima è là dove uno la mette" (Antonio Boscacci)

"Non ho abbastanza talento per correre e sorridere insieme" (Emil Zatopek)

domenica 14 novembre 2010

Alpin Cup Parco Nord

Avrò fatto bene ad iscrivermi? Il dubbio mi arrovella mentre mi riscaldo in questa umida e grigia mattinata dell'hinterland milanese. Dopo la sgambatina di Maggianico la mia gamba destra non mi ha concesso nemmeno mezzo allenamento, e ora sono qui a metterla alla prova sapendo che in ogni caso l'ultima parola spetterà a lei.
Ma tempo per pensare non ce n'è: avevo detto mezza, e mezza sia.
Si parte sotto una pioggerella che poi salirà di intensità, 2 giri di 10.5 km ciascuno (se non altro mi potrò fermare dopo il primo senza dovermi incasinare per ritrovare gli spogliatoi).
Alla partenza i soliti discorsi pieni di lagnanze - eh ma non si può partire in ritardo di 10 minuti! eh ma non possono perdere tempo a scrivere i cartellini del deposito borse a pennarello! eh ma se ci fossero stati i cartelli avrei parcheggiato anche io alla scuola! - Ma io sono tranquillo, il mio scopo è solo cercare di ricordare come si fa a correre per 21 km.
Se non fosse che a breve mi trovo affiancato da due atleti del G.P. La Michetta, e alla loro domanda "a quanto vuoi andare" butto lì un 4:45. "Bene, allora si va insieme". E la scampagnata diventa così una corsa vera, anche perchè al giro di boa mi sento sorprendentemente bene, incito i due compagni del trio e passo in 60' al 13°, in linea col mio personale. La pioggia però inizia a gelare le gambe, la testa va per conto suo e tenere il ritmo è una sofferenza. Giuseppe tira il freno, proseguo con Antonio che mi lancia lo sprint agli ultimi 2 km - ma io lo guarderò da lontano. Gli ultimi 1000 metri (con cartelli ogni 50 m, cattiveria degli organizzatori...) provo a tirarli, ma viene fuori niente più che un 4'50" che mi fa eguagliare il PB di 1h40'.
Piacevole dopogara con wurstel, tomini e damigiane di vino - ottima alternativa alpina al Gatorade - e senza problemi muscolari alla gamba destra. Se non fosse per il crampo al polpaccio sinistro mentre salgo in auto... ma questa è un'altra storia.

>>> classifica (sito G.S. Alpini di Sesto)
>>> servizio fotografico (Podisti.net)



BJ col pettorale 228 al passaggio di metà gara (foto Podisti.net)

2 commenti:

lello ha detto...

COMPLIMENTI PER LA GARA ... COL MALTEMPO E' SEMPRE PIU DIFFICILE TUTTO

beetlejuice ha detto...

in realtà la pioggerellina è piacevole ma dal 15° in poi mi ha gelato le gambe...
grazie e complimenti a te per torino, grande in ogni caso :-)