"da quando ho imparato a camminare, mi piace correre"
(F. Nietzsche)


"L'impossibile è l'alibi della nostra resa" (Simone Moro)

"La cima è là dove uno la mette" (Antonio Boscacci)

"Non ho abbastanza talento per correre e sorridere insieme" (Emil Zatopek)

domenica 12 ottobre 2008

Gli ultimi saranno i primi

Alle 8 di domenica mattina il cielo è limpido e non c'è per strada nessuno mentre io e Maso ci avviamo in terra straniera, al di là della Valassina, per raggiungere la nostra corsa a Giussano. Nonostante le difficoltà logistiche date da un'inspiegabile colonna di auto bloccate a un semaforo, grazie alle indicazioni di una simpatica signora in giro in pigiama (unica presenza vivente nella strade deserte), giungiamo infine alla partenza nelle vicinanze di un bucolico laghetto (molto artificiale..), dove ci consegnano i pettorali. Sembriamo quasi seri...
Dopo breve attesa si parte, ogni coppia con 30 secondi di distacco dalla precedente. Cominciamo di buon passo: il percorso è piacevole, ondulato, in mezzo a inaspettate zone di verde e sentieri tra i castagni. Da segnalare il notevole incoraggiamento degli addetti ai controlli, che ti incitano a prescindere da andatura e posizione dicendo "Bravi, state facendo un buon tempo!"; insomma, ci credo poco, ma fa comunque piacere... Transitiamo ai 4 Km dopo circa 20 minuti, qualcuno ci sorpassa, qualcuno (incredibilmente) lo sorpassiamo noi (piccola grande soddisfazione, non siamo ultimi!). Ma dopo i 5 comincia la vera fatica... Si sale, si sale troppo ripidamente: il mio socio mi incoraggia, mi spinge dove proprio non ce la faccio, e bene o male si arriva a tagliare il traguardo in 45 minuti.
Insomma, una bella corsetta domenicale...Unico appunto da fare: l'arrivo in salita è una vera cattiveria

1 commento:

beetlejuice ha detto...

bellina davvero!

ringraziamo per avercela segnalata l'amico Zio (che oggi a giussano abbiam avuto il piacere di incontrare dal vivo)

urge concentrare la preparazione sui percorsi in salita! contatterò manolo zanolla per qualche suggerimento, poi faccio sapere.