Villasanta, Corsa delle Cascine: esordio (bagnato) sui diecimila

Dopo la divertente staffetta ciclopodistica del 2 giugno organizzata dai contradaioli di Barzio e stravinta dalla coppia di ex nazionali Bortot-Theodule (link), mi butto in una gara di ben altro tenore: la Corsa delle Cascine a San Fiorano. E’ la mia prima 10K, sono curioso di vedere come andrà a finire, ma tutto sommato sono tranquillo: ai nastri di partenza, insieme ai grandi nomi, vedo anche qualche faccia amica e tanta gente “normale”. Il diluvio che precede la partenza rinfresca decisamente il clima, anche se durante il riscaldamento ci si inzuppa non da poco. Corsa bagnata, corsa fortunata? Vedremo. Mi balena nella testa un 43’ ma sono consapevole che l’impresa sarà ardua.

Un giro di lancio e poi un anello di 3 km da ripetere per 3 volte. Parto defilato al centro del gruppo con andatura schiscia, infatti al km1 il cronometro segna 4’30”. Va bene così, del resto non sono capace di partire forte; provo ad accelerare e le gambe mi seguono, faccio i successivi duemila a 4’20” e il passaggio al traguardo – insieme al profumo di salamelle – mi dà nuovo slancio. Il clima è fresco ma le pozzanghere... fastidiose. Un piccolo passaggio a vuoto tra i km 6 e 7, ma poi riprendo il mio passo e vado via regolare fino al traguardo. Meglio non guardare dall’altra parte della strada, dove i primi della classe passano a velocità doppia... Dal canto mio ne supero tanti e mi superano in pochi, segno che (forse) sto imparando a gestirmi come si deve. Eppure la paura di andare fuori giri mi frena, aumento solo negli ultimi mille metri che corro in 4’17” con la sensazione che avrei potuto accelerare anche prima. Chiudo in 44’05” con un tempo reale di 43’53”. Buona la prima, direi!

>>> classifica

Nota di colore. Leggo sulla bustina del FastUp contenuta nel pacco gara: “contrasta il jet-lag dopo lunghi viaggi e favorisce il recupero fisico e la concentrazione dopo i party in discoteca”. Ma che minchiate vendono?