"da quando ho imparato a camminare, mi piace correre"
(F. Nietzsche)


"L'impossibile è l'alibi della nostra resa" (Simone Moro)

"La cima è là dove uno la mette" (Antonio Boscacci)

"Non ho abbastanza talento per correre e sorridere insieme" (Emil Zatopek)

domenica 25 novembre 2012

Sul ponte sventola bandiera... bianca?


Ehi mister Tamburino non ho voglia di scherzare,
rimettiamoci la maglia, i tempi stanno per cambiare.

A dirla tutta i tempi nelle ripetute viaggiano ancora altini, ma la nuova voglia di allenarsi porterà cambiamenti. Allora rimettiamoci la maglia (a maniche lunghe) che il meteo annuncia clima da campestre.

Domenica mattina sgangherata. Alla partenza della StraVillasanta mi presento in ritardo, parto senza riscaldamento, mi sminchio il piede sinistro alla mezzora e chiudo a tarallucci e vino in 44'. Risultato che invita comunque a ammainare la bandiera bianca e issare quella rossa della riscossa, o magari la bandiera gialla – questa sera è festa grande, noi scendiamo in pista subito e ci diamo dentro con le ripetute.

Ultimamente in pista sono scesi di nuovo anche i conigli – quelli della new generation, scampati alla recente morìa – fedeli e silenziosi compagni di allenamento. Mi affiancano, mi superano (sul veloce non posso competere con loro) ma dopo qualche decina di metri partono per la tangente e si arenano nel prato, mentre io imposto la curva e mi lancio sul rettilineo. E mi guardano con un misto di ammirazione e incomprensione come a dirmi in a jingle jangle morning I’ll come following you...


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